Work System

Work System - Energie Rinnovabili - Fotovoltaico - Off-grid

Isola di Kitobo, Uganda: realizzato l’impianto fotovoltaico in isola con accumulo al Vanadio

L’isola di Kitobo (distretto di Kalangala, Uganda) sul Lago Vittoria è finalmente illuminata, ed i suoi 1.500 abitanti godono ora di una fornitura di energia elettrica sicura, pulita, affidabile e rinnovabile, adeguata a soddisfare le attuali e future esigenze della piccola ma attiva comunità di pescatori.

Kitobo UgandaWork System ha infatti completato l’impianto fotovoltaico in isola con accumulo, commissionatogli dal progetto Sustainable Energy Services for Kitobo Island, co-finanziato da Energy & Environment Partnership e capeggiato dalla piattaforma di investimento in energie rinnovabili Absolute Energy Capital, in partenariato con i tecnici del CIRPS e l’ONG AVSI. L’impianto è costituito da 880 pannelli fotovoltaici policristallini, per una potenza di picco di 228.8 kWp, innovative batterie redox a flusso di Vanadio con capacità totale di 520 kWh, ed un generatore a benzina di supporto da 60 kW, che entrerà in funzione solamente in caso di manutenzione straordinaria del campo fotovoltaico o di richiesta di carico molto elevata. L’utilizzo di batterie al Vanadio è una sfida nuova per impianti in isola di medie dimensioni, e presenta numerosi vantaggi intrinsechi, soprattutto grazie alla profondità di scarica elevata (vicina al 100%) e ai numerosi cicli di vita garantiti (minimo 15.000). L’impianto comprende un avanzato sistema di gestione dei flussi energetici tra le varie componenti (Energy Management System) e un sistema di gestione delle batterie (Battery Management System). I pannelli sono fissati a terra tramite strutture in acciaio, collocati sull’altopiano sovrastante il villaggio, a poca distanza dallo stesso.

La rete di distribuzione trifase in bassa tensione è stata realizzata dalla Rural Electrification Agency, che ha supportato il progetto. L’impianto sta attualmente fornendo elettricità ad oltre 520 utenze domestiche e commerciali, consentendo loro un servizio continuo di illuminazione e l’allaccio di vari dispositivi elettrici utili sia a fini domestici che a nuove attività commerciali, quali saldatrici, mulini e macchina del ghiaccio, diversificando così la fragile economia locale basata quasi esclusivamente sulla pesca. L’utilizzo dell’energia elettrica è gestito tramite un sistema di pre-pago via cellulare, e monitorato attraverso contatori intelligenti individuali connessi tra loro ed in remoto.

Work System ha impiegato solamente 100 giorni circa per la spedizione delle componenti e la costruzione e messa in funzione dell’impianto, superando le difficoltà intrinseche di logistica ed organizzazione. Work System ha anche garantito il trasporto delle componenti dell’impianto, superando i numerosi ostacoli infrastrutturali e geografici caratteristici di questa remota regione equatoriale. I lavori di costruzione, incluso le opere civili previe (strada di accesso, recinzione, fondazioni, scavi) e l’assemblaggio in loco delle componenti, sono state dirette dal personale specializzato di Work System e hanno coinvolto personale assunto tra la comunità locale.

Tale impianto rappresenta un progetto pilota per l’arcipelago delle 84 isole Ssese e, secondo le informazioni a disposizione, è il sistema ad energie rinnovabili in isola che in Africa ha la maggiore capacità di accumulo, la smart grid più evoluta, nonchè la prima ad utilizzare batterie al Vanadio.

L’impianto e, in generale, il progetto all’interno del quale è inserito, rappresenta un modello innovativo per fornire un servizio basilare ancora molto carente in gran parte dell’Africa Sub-Sahariana, dove oltre 600 milioni di persone ne sono prive (oltre metà dei 1,2 miliardi a livello mondiale). Allo stesso tempo, l’intervento lo stato dell’arte tecnologico, la sostenibilità ambientale e la fattibilità economico-finanziaria.